venerdì 8 febbraio 2013
In difesa dei ceti produttivi del nord.
Il candidato alla Camera illustra il programma per il rilancio dell’area. Jonghi Lavarini: l’economia lombarda riparte dalla casa. “Mutuo sociale e sgravi a chi ristruttura la propria abitazione o vecchi immobili con energie alternative”. - Intervista a cura di Francesco Cappuccio (Il Giornale d’Italia, 5 febbraio 2013). - Roberto Jonghi Lavarini è candidato con la Destra alla Camera in Lombardia. Seppur da indipendente, Jonghi, che fin da ragazzino è stato impegnato, sul territorio, con le forze politiche anticomuniste, aderisce al progetto di Francesco Storace pienamente convinto. “La Destra – dice - rappresenta il rinnovamento nella tradizione, la buona politica, una speranza ed una alternativa per gli Italiani. Francesco Storace è uomo coerente, leale, politicamente capace e si è impegnato a convocare un grande congresso costituente, aperto a tutti, per riunificare e rilanciare la destra sociale italiana”. Jonghi, da sempre, si occupa di una materia in particolare . “Per far ripartire l'economia – sostiene - bisogna tutelare la proprietà immobiliare, rilanciare l'edilizia pubblica e privata e, conseguentemente, far ripartire tutto il settore “casa", storicamente il principale volano del nostro sviluppo nazionale. In questo senso, insieme ai futuri parlamentari de La Destra, mi farò interprete delle istanze delle associazioni di categoria, delle quali faccio parte, a partire dalla storica Assoedilizia lombarda, presieduta da Achille Colombo Clerici”. Questa la sua ricetta. “Non basta eliminare completamente l'Imu, - continua Jonghi - oltre alla introduzione del mutuo sociale per le giovani coppie italiane, servono una generale semplificazione amministrativa, sgravi e detrazioni fiscali per chi ristruttura la propria abitazione e per chi recupera vecchi immobili abbandonati, usa nuovi materiali o adotta energie alternative”. Jonghi, esponente di una storica associazione culturale “La Destra per Milano”, che raccoglie l’esperienza di iscritti di varie categorie sociali, estende la sua valutazione. “Bisogna – conclude - difendere l'economia reale, i ceti produttivi, la piccola e media impresa, la sana borghesia del nord, composta da imprenditori, professionisti, commercianti ed artigiani che creano lavoro, benessere e giustizia sociale. Per questo La Destra si impegnerà a diminuire drasticamente tasse e burocrazia, ad agevolare l'accesso al credito, ad introdurre incentivi ed agevolazioni fiscali alle aziende che assumono e che investono in formazione e nuove tecnologie. Di questo ho parlato con i promotori di Rete Impresa Italia, partecipando alla manifestazione milanese organizzata dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli”. www.ilgiornaleditalia.org
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